LEZIONI DI YOGA PER LE PAZIENTI DELLA BREAST UNIT

Hanno preso il via questa mattina le lezioni di yoga dedicate alle donne affette da carcinoma mammario in cura presso il centro di senologia Breast Unit dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Una risorsa, quella dello yoga, che va ad implementare il modello di assistenza specializzata che il “Percorso Terapeutico assistenziale” (PTDA) prevede per le pazienti affette da tumore alla mammella. La decisione di creare questo ulteriore percorso di cura è nata da un protocollo d’intesa tra la ASL di Latina, che ha riservato i suoi locali per lo svolgimento delle lezioni, la Breast Unit e la LILT Latina, nella persona della sua Presidente, Nicoletta D’Erme, che ha messo a disposizione le insegnanti specializzate. In totale, otto maestre di yoga che hanno deciso di dedicare il loro tempo e la loro competenza al supporto delle pazienti oncologiche. “Era dal 2018 che parlavamo di questo progetto” – afferma il Dott. Fabio Ricci, Direttore del Reparto di Senologia del Goretti, vicedirettore della LILT Latina nonché direttore della Breast Unit – “da quando la comunità scientifica ha stabilito che le cosiddette terapie integrate sono delle terapie primarie, perchè non bisogna limitarsi a curare la malattia ma l’obiettivo di ogni medico dovrebbe essere quello di curare la persona affetta da una determinata malattia”. Quando una donna con tumore alla mammella viene accolta nella Breast Unit, infatti, viene seguita da un team coordinato e multidisciplinare in grado di garantire un altissimo livello di specializzazione delle cure, dalle fasi di screening sino alla gestione della riabilitazione psico-funzionale. Ogni donna ha bisogno di un percorso diverso, pensato appositamente per quelle che sono le sue problematiche, tanto che a questi corsi di yoga vengono affiancate anche sedute di agopuntura, a seconda degli aspetti da “alleviare”. Come ha precisato il Dott. Roberto Tozzi, Direttore del Centro di Riabilitazione delle Asl, “viene visionata la lista delle pazienti operate al seno e si decide quale terapia intraprendere per ognuna di loro. Nella fase post chemio, ad esempio, quando possono insorgere episodi di nausea frequenti, lo yoga può essere di grande aiuto, mentre in presenza di forti dolori l’agopuntura è più efficace, ma ci sono casi in cui vanno intraprese entrambe le terapie, soprattutto se siamo in presenza di stati di ansia o depressione”. Marcella Schenbari, Case Manager della Breast Unit, si occupa proprio di prendere in carico la paziente dall’inizio alla fine del suo percorso, segnalando al personale medico e ai terapisti specializzati il percorso a lei più adatto. Per connettere tra di loro tutti tutte le risorse che costituiscono il team del centro senologico, è stata creata una figura apposita, ovvero quella del Coordinatore dei coordinatori delle attività che vengono svolte, carica ricoperta da Evangelista Fusco, senza il quale tutte le parti non riuscirebbero a comunicare tra loro. L’iniziativa che parte da oggi è quindi un ulteriore supporto al trattamento dei disturbi che possono insorgere con un tumore al seno, nonché un aiuto aggiuntivo che viene proposta a donne che si trovano a dovere affrontare momenti difficili di incertezza e di sofferenza. I dati sono incoraggianti, perché già oggi, per le donne seguite nella Breast Unit, sono aumentate del 20% le possibilità di sopravvivenza, e l’ampliamento di cure e percorsi specifici da affiancare alle terapie mediche non può far altro che aumentare queste percentuali.